Circoscrizione Nord. Il bilancio di Andrea Miniucchi. Dopo le grandi tensioni iniziali il progetto è stato compreso. Importante anche la prima “progettazione partecipata” per il parco pubblico
Rovereto. Il nuovo viale Trento e l’area dell’ex mercatino biologico sono il presente, il recupero dell’ex cava Manica e lo sviluppo del bosco della città sono le azioni per il futuro. Il presidente della Nord Andrea Miniucchi traccia il bilancio di questi 5 anni di legislatura in circoscrizione tra opere realizzate e programmi per il futuro: “Il Consiglio della circoscrizione – spiega Miniucchi – si è svolto regolarmente per l’intero mandato. L’assidua presenza dei consiglieri ha garantito il numero legale, ha consentito lo svolgimento regolare delle sedute e gli stessi consiglieri hanno sempre dimostrato attenzione ai temi che hanno interessato la vita e le necessità del quartiere.
Su tutto, viale Trento La più importante e impegnativa esperienza è quella relativa al progetto di riqualificazione del lato est di viale Trento. I presupporti del progetto, discussi in circoscrizione e risalenti a richieste che la stessa circoscrizione aveva fatto all’amministrazione comunale a partire dall’anno 2005, hanno trovato concretizzazione in un progetto che mirava alla messa in sicurezza del viale a alla sua completa riqualificazione. Al di la dei giudizi di carattere estetico è fuori dubbio che a lavori ultimati il dibattito è stato ricondotto alla giusta dimensione e sono prevalse le motivazioni che hanno dato origine al progetto. In concomitanza con l’esecuzione dei lavori del viale Trento è stata avviata, su proposta della Circoscrizione e grazie all’apprezzamento del sindaco e dell’amministrazione comunale, la progettazione partecipata dell’area dell’ex mercatino biologico.
Il parco “partecipato” Il progetto finalizzato a trasformare l’area dismessa in un nuovo parco è stato redatto, per la prima volta a Rovereto, con procedura partecipata coinvolgendo le associazioni operanti nel quartiere. I lavori in fase di ultimazione riconsegneranno alla città un nuovo parco e soprattutto ai ragazzi e alle persone che hanno partecipato al laboratorio la consapevolezza che lo spazio pubblico è un bene della comunità. Un “bene comune” consegnato ai cittadini perché se ne approprino e se ne prendano cura. Il consiglio comunale ha evidenziato la necessità di porre rimedio al traffico di attraversamento in prossimità del nodo di Sant’Ilario. Si è sempre ribadita a gran voce la necessità di spostare il traffico di attraversamento e consentire la riqualificazione della periferia nord della città dove sono presenti numerose aree in attesa di trasformazione e di edifici dismessi (ex mangimificio SAV) per i quali si rende necessario individuare nuove strategie d’uso. La demolizione della costruzione, che prevede tra l’altro la conservazione dell’edifico della storica caserma austroungarica, mette al centro del dibattito urbanistico il futuro utilizzo dell’area, anche in considerazione dell’ormai superato progetto Itea di farne spazi residenziali”.
Il futuro è la ex cava Manica Quindi uno sguardo al futuro: “Andrà fatto un ragionamento – conclude Miniucchi – sull’ex cava Manica (laghetto Verde): considerato che il laghetto del Leno non verrà utilizzato per la pesca sportiva si propone di attrezzare il laghetto verde per tale scopo. Lo sviluppo delle potenzialità del bosco della città come grande spazio verde, favorire il coinvolgimento degli abitanti anche attraverso una riforma del funzionamento dei consigli circoscrizionali che garantisca la pluralità delle idee attraverso il coinvolgimento fattivo delle persone. Proseguire con la riqualificazione degli spazi pubblici del quartiere ed in particolare delle aree verdi e di piazza della Pace. L’emergenza sanitaria ha evidenziato la necessità di disporre di spazi attrezzati all’interno della città”.
Paolo Trentini, dal quotidiano Trentino, venerdì 14 agosto 2020


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